Non potevano mancare i fiori gialli e blu nella chiesa di Carraia oggi, lunedì 11 novembre, per l'ultimo saluto a Crescenzo Anzivino, 83 anni. Quei colori che per lui significavano la sua seconda famiglia: sono quelli infatti della società di calcio AlbaCarraia, per la quale era da anni un dirigente nonché lo storico guardalinee.
Un personaggio conosciuto da tanti tra Calenzano e le frazioni a nord, soprattutto Carraia e La Chiusa, dove abitava, ed una colonna per la squadra dell’AlbaCarraia, che in suo ricordo ha scritto: «Autentico tuttofare del campo sportivo di Carraia, per più di 25 anni è stato una colonna portante gialloblù. Personaggio iconico di Calenzano con il suo inconfondibile accento, è stato anche un’infaticabile barista al circolo e alla “Festa sociale” di Carraia».
Prima di diventare il guardialinee per antonomasia per l’AlbaCarraia, lo era stato anche per altre società di calcio di Calenzano. Una “carriera” più che quarantennale insomma in questo ruolo che lo aveva appassionato avvicinato a tantissimi ragazzi. «Abbiamo perso l'anima della nostra società - ha ricordato il presidente dell’AlbaCarraia Romano Della Scala - Era il nonno di tutti e si sentiva gratificato e vivo dandoci una mano. Anche alla “Festa sociale” è stato il nostro barista indiscusso. Era veramente attaccatissimo a tutti noi e ci mancheranno enormemente la sua presenza, il suo supporto, i suoi sorrisi e le sue battute».
Domenica, in occasione della partita Albacarraia-Sagginale, è stato disposto un minuto di silenzio ed i calciatori dell’Alba hanno giocato con il lutto al braccio in suo ricordo.
Il volontariato e la sua socievolezza sono stati dei tratti davvero distintivi di Crescenzo, che per anni ha fatto servizio anche alla Festa del circolo della Concordia.
Il parroco don Jean Denis durante le esequie ha ricordato come abbia vissuto in modo corretto «facendo festa, riempiendo le sue giornate stando insieme agli altri, mettendosi a disposizione della comunità».