Il gruppo consiliare di Lastra a Signa, Rinascita per Lastra Pace-Ambiente-Legalità, denuncia una situazione divenuta insostenibile e riguardante azioni antidemocratiche totalmente irrispettose delle scelte espresse dai cittadini alle scorse elezioni e del regolare svolgimento del ruolo consiliare del nostro gruppo.
Nonostante ripetute richieste, ancora oggi, a distanza di 5 mesi dalle elezioni comunali di Giugno, il nostro consigliere eletto e il nostro gruppo non hanno in dotazione nè una stanza, nè le forniture dovute e necessarie a svolgere il ruolo di intercettori delle esigenze dei cittadini che, per riferirci di nuove istanze, sia propositive che di controllo o denuncia, non hanno riferimenti istituzionali concreti se non i nostri indirizzi e contatti privati. Il nostro consigliere non ha una email istituzionale diretta, così come non ce l’ha nessun altro membro politico della amministrazione e addirittura chiunque voglia contattare lo stesso Presidente del Consiglio e gli stessi Assessori deve scrivere alla Segreteria del Sindaco, elevando, dunque, quell’ufficio a una posizione di controllo francamente intollerabile in un paese democratico europeo nel 2024.
Non esiste la possibilità di contatto diretto con nessun organo politico che non sia prima vagliata dall’ufficio del Sindaco. Roba da Stasi della Ex-DDR e che oggi si ritrova, forse, in qualche dittatura centrafricana. La posizione di controllore e impositore viene svolta dalla maggioranza opprimendo l’azione delle minoranze con sistematica regolarità e in contraddizione coi Regolamenti Comunali e addirittura del Testo Unico degli Enti Locali. Gli esempi concreti sono molteplici: oltre ai citati, ad esempio, non esiste norma o regolamento approvato che giustifichi il divieto, per una forza consiliare, dell’uso della Sala del Consiglio Comunale, la nostra ‘Piazza del Popolo’, annoverata tra quelli concessi nel regolamento di gestione degli spazi pubblici comunali, eppure al nostro gruppo viene regolarmente negata, nonostante le iniziative per cui viene richiesta siano di pacifico dibattito popolare su argomenti di interesse pubblico.
E la motivazione della negazione è che al Sindaco ‘appare logico’ (cit.) fare così, nonostante il regolamento comunale e gli stessi principi democratici recitino tutt’altro. Oppure, nonostante le leggi prevedano tra i ruoli istituzionali una adeguata rappresentanza di tutto l’arco consiliare, nel nostro Consiglio Comunale troviamo ruoli di rilievo assegnati solo a membri della maggioranza. E, sempre sulla stessa falsariga ci ritroviamo un Presidente del Consiglio Comunale palesemente incompatibile con il ruolo assegnatogli, visto che il Regolamento del Consiglio Comunale di Lastra a Signa vieta l’elezione a Presidente di un Capogruppo e l’attuale presidente è unico eletto, e perciò senza dubbio capogruppo, del Movimento Socialisti e Indipendenti.
Con dignità dovrebbe risolvere questa incompatibilità col coraggio di presentarsi di fronte alla cittadinanza o perlomeno di fronte ai propri elettori (che evidentemente non volevano votare PD perchè hanno votato per i socialisti) e spiegare loro che il movimento col quale si è presentato alle elezioni viene sciolto, che lui cambia casacca passando ad un altro schieramento del quale non sia unico rappresentante e, nella scelta se continuare a rappresentare i propri elettori o conservare la carica, avere la faccia di ammettere che preferisce la seconda delle due e quel che ne consegue. Oppure si dimette.
Ed è questo che chiediamo a gran voce per risolvere quella incompatibilità, le dimissioni dell’attuale Presidente del Consiglio, che oltretutto ha pure dimostrato inconfutabilmente la sua incapacità nello svolgere il ruolo di garante dei diritti degli eletti e dei gruppi che, ad oggi, non hanno una stanza, non hanno una email, non possono svolgere politica nelle sale del comune e lui non ha alzato un dito a difesa di quei diritti.