Galileo Nesti fu l’ultimo capostazione della piccola ma importante stazione ferroviaria di Signa dove si snodavano treni merci e passeggeri nella piana Fiorentina e proprio Nesti fu un grande divulgatore della storia ferroviaria per i giovani. E in quella stazione tenuta come un salotto di casa che è nato il Museo Galileo Nesti per iniziativa di appassionati, del Comune e della Pro Loco di Signa ma sopratutto di Salvatore Leoni che è stato Capo Reparto del Movimento di S. Maria Novella a Firenze. Adesso dopo tanti anni, tramite un attento lavoro di restauro e di conservazione finalmente riposano gli oggetti di un passato glorioso delle ferrovie del 800’ e del 900’. Oggetti che sono stati salvati dalla sicura distruzione e che invece oggi sono in mostra a divulgare un passato tecnologico e culturale insito nella storia delle Ferrovie italiane.
Per la prima volta uscirà dal suo Museo e verrà esposto il frammento originale della prima ferrovia Italiana Napoli – Portici voluta dal Ferdinando II di Borbone che compì il 3 ottobre del 1839 i suoi primi 7411 metri con la famosa locomotiva Bayard progettata da George Stephenson. Anche altri saranno i cimeli presenti come fanali- lanterna di locomotive a vapore del 1800, o da manovratore, oppure cartelli, biglietti, palette da capostazione , cappelli, che hanno fatto la storia del mondo del binario.
Questi oggetti saranno messi in mostra alla Mostra “ C’era una volta il treno...dalla tranvia del Chianti alle ferrovie a vapore in Italia” che si terrà a Chiesanuova di S. Casciano con il Patrocinio della Regione Toscana, Città Metropolitana, Comune di S. Casciano e Fondazione Ferrovie dello Stato in programma dal 16 al 30 giugno . La rassegna spiegherà tramite modelli, reperti, documenti la storia dei treni a vapore in Italia anche con curiosità come il convoglio di Don Camillo, oppure quello dell’ Orient Express, o il settore dedicato al fumo di latta ovvero a quei treni in latta costruiti per i giochi dei ragazzi.
La Mostra vede anche uno scopo tutto particolare che molte Aziende della piana hanno aderito a questa avventura di supporto per l’ospedale Meyer di Firenze per il reparto di neurochirurgia per esempio con la vendita di quattro cartoline d’epoca con il timbro ripreso da vecchie immagini della tranvia dalla nota ditta “Milani “ di Sesto fiorentino che ne ha riprodotto il logo antico di 133 anni. .
La rassegna si terrà nella sala del Circolo Ricreativo Culturale di Chiesanuova e sarà come sfogliare una enciclopedia di storia delle ferrovie stesse, ma saremo anche proiettati a quel lontano 21 maggio 1891 quando una modesta locomotiva con alcuni vagoni portò il progresso in questa parte del Chianti fiorentino partendo da Firenze. E’ stato ricostruito ricostruito dalla Ditta “Opera Set” di Calenzano addirittura un pezzetto di binario di quel glorioso percorso che partendo da Firenze arrivava a S. Casciano, mentre manichini con costumi dell’epoca del Museo di Enrico Capecchi di Prato faranno da scenografia alla grande gigantografia di 18 metri quadrati e conoscere cosa succedeva in quella stazione con le partenze giornaliere di questo convoglio denominato Gamba di Legno per la sua andatura claudicante.
La storia si animerà anche con plastici ed uno di questi sarà dedicato alla tranvia del Chianti e tante curiosità nel mondo delle locomotive a vapore in Italia. Saranno messe in mostra anche divise da Capostazione, Capotreno, macchinista dei primi del 900’ a completamento di un mondo che ancora oggi suscitano interesse a distanza di tanti anni sopratutto fra i giovanissimi.